Quota 100 e legge di bilancio. Sono stati questi i temi al centro dell’incontro di ieri presso la sede Inps di Palazzo Wedekind, in Piazza Colonna, a Roma. Un evento organizzato dall’Ugl, da sempre sostenitore del provvedimento che ha già incassato il consenso dei cittadini, a cui hanno partecipato relatori d’eccezione come il sottosegretario Claudio Durigon, il vicesegretario Ugl Luigi Ulgiati, il Segretario dell’Ugl Roma Ermenegildo Rossi ed il responsabile centro studi Ugl Flavio Bitti.
Una vera e propria festa di uno dei sindacati più attivi di Roma che ha visto la partecipazione di tante persone, tra giovani e anziani, di ogni estrazione sociale. Il dibattito è stato moderato dal giornalista de Il Tempo Antonio Rapisarda, che ha presentato i numeri del provvedimento del Governo che ha visto già 70910 aspiranti Quota 100, con Roma e provincia in testa alle richieste davanti a Napoli e Milano.
Per il sottosegretario Durigon è stato quasi un “ritorno a casa”, visto il suo passato nell’Ugl. Tanti gli apprezzamenti per il movimento sindacale che “a Roma sta facendo così bene sul territorio” poi Durigon ha spiegato nel dettaglio il provvedimento lanciando “frecciatine” al precedente Governo. «Siamo di fronte a una operazione che costa 22 miliardi in tre anni, ma il governo di sinistra, quei soggetti che erano al potere e che hanno fallito, per gli 80 euro, in tre anni, hanno speso 30 mld e per le salvaguardie della Fornero, fino a oggi, 14 miliardi. Dov’era l’Europa a quel punto, non era debito quello? O forse l’immigrazione era il pagamento del debito?”, si domanda Durigon.
Pungente anche l’intervento del Segretario dell’Ugl Roma Ermenegildo Rossi, che si è espresso a favore della politica del Governo in carica.
«L’Italia ha sofferto di tre grandi mali – ha detto il segretario Rossi – la legge Fornero, costata agli italiani 12 miliardi per gli esodati, il Jobs act, che ha schiavizzato il mondo del lavoro, e il contributo di 80 euro di Renzi in busta paga, che ha bloccato tutti i contratti di lavoro. Trovo davvero incredibile – ha aggiunto Rossi – che si manifesti contro quota 100, un provvedimento finalmente utile che incide sul bilancio statale solo in minima parte. Noi siamo qui oggi – ha concluso Rossi – per festeggiare questo provvedimento che ristabilisce un po’ più di parità sociale e dà una nuova prospettiva al mercato del lavoro».
Le conclusioni dell’evento sono state affidate al Segretario Generale Ugl Francesco Paolo Capone che ha parlato dell’Ugl come un sindacato “partecipativo e attento ai problemi della quotidianità”. Il segretario ha ricordato la lodevole iniziativa di solidarietà nei confronti del Venezuela, scendendo al fianco del popolo del Sudamerica dove vivono milioni di italiani. «Un’azione internazionale di alto valore civile apprezzata da tutti – ha sottolineato il segretario. Al contrario di qualcuno come sindacato abbiamo sentito il dovere di far sentire la nostra voce anche su questa tematica ed è forse questo l’aspetto più importante e che mi riempie di orgoglio».