“Già nello scorso novembre, in occasione della decisione dell’Amministrazione Capitolina di spingere ad incentivare l’uso dello smart working nelle aziende che insistevano sul Comune di Roma con un accordo quadro di indirizzo, avevamo stigmatizzato l’approccio assunto dal Sindaco Gualtieri, che in qualche modo comprimeva drasticamente l’opportunità negoziale che lo smart working assumesse per il mondo del lavoro, per la produttività e per la conciliazione vita lavoro dei lavoratori”
Preoccupati come eravamo che quel proclama sarebbe rimasto tale anche alla luce del fatto che le soluzioni specifiche venivano rimandate alla contrattazione di secondo livello; ad oggi, ci spiace constatare, giunti al giro di boa della verifica dell’accordo, che avevamo ragione: ci risulta infatti che molte delle aziende interessate non hanno incentivato l’utilizzo dello strumento o peggio non hanno rinnovato gli accordi già sottoscritti, tanto che qualcuno lancia appelli al Sindaco perché rinnovi l’invito andato a vuoto”.
“Non solo: se l’incentivo doveva servire ad evitare il traffico dovuto ai pellegrini in arrivo per il Giubileo, stride la sensazione che Roma non sia così piena come annunciato. I dati di affluenza dei turisti a Roma, infatti, per il mese di gennaio 2025, sono più bassi dello stesso periodo nel 2024, forse perché le agenzie straniere, preoccupate per la disorganizzazione romana, non stanno promuovendo viaggi verso la nostra città per l’anno giubilare.
E questo, nonostante il Sindaco si affanni a voler rassicurare tutti che Roma è ben organizzata e pronta all’accoglienza, come ha avuto modo di ribadire anche in occasione del “Albergatore Day”