“Solo a gennaio 2020, tramite la Gazzetta Ufficiale,sono state rese note dal Governo le modalità da seguire affinché i percettori di reddito di cittadinanza che hanno firmato il patto per il lavoro ed il patto dell’inclusione sociale possano svolgere i cosiddetti P.U.C. (Progetti utili alla comunità) per un minimo di 8 ore alla settimana, in pratica devono svolgere lavori socialmente utili nel Comune dove hanno inoltrato la richiesta, altrimenti vedrebbero svanire il proprio diritto al reddito. A Roma degli oltre 37.000 percettori del reddito di cittadinanza circa 18.000 hanno già firmato per svolgere queste mansioni, che vanno dal giardinaggio all’aiuto delle persone fragili, ma ad oggi nessuno di questi progetti è ancora partito”
Così Ermenegildo Rossi, Segretario UGL di Roma e Provincia che aggiunge:
“Si tratta dell’ennesima promessa non mantenuta dal Movimento 5 Stelle sul reddito di cittadinanza, dopo il fallimento dei navigator (solo il 3% dei percettori del reddito ha trovato lavoro), che sembra fare leggi per non applicarle, nello stato in cui versa la Capitale è assurdo non utilizzare quest’esercito di persone per la manutenzione delle aree verdi o per altri interventi che faticano ad essere messi in atto. Ma la beffa non finisce qui: il Comune infatti ha stanziato 1,5 milioni di euro per la realizzazione dei P.U.C. che basterebbero per pagare assicurazione, attrezzature e trasporto solo a circa 1000 dei 18.000 percettori romani del reddito obbligati a prenderne parte. Ancora una volta ci troviamo di fronte all’ennesimo progetto, addirittura previsto dalla legge, non portato a termine: la Sindaca Raggi, visto l’evidente bisogno di lavori di manutenzione che ha la nostra città, dovrebbe premere per mettere in moto un’ iniziativa grazie alla quale avrebbe a disposizione per questi lavori persone che Italiani e Romani pagano e che in questo momento non hanno alcuna occupazione, ma come al solito mentre continua la sua campagna elettorale quotidiana su Facebook, quando c’è una possibilità concreta per questa città non viene assolutamente sfruttata”